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Guida per la cura dei tessuti





Per prendersi cura dei propri vestiti e farli durare nel tempo, consigliamo di seguire le istruzioni indicate sull’etichetta dell’abito, oltre alle informazioni che seguono:





La maglieria

Alpaca, mohair, lana e cashmere sono fibre delicate, ma facili da curare, quindi è preferibile il lavaggio a mano. È anche possibile utilizzare il programma speciale della lavatrice per la lana: lavaggio in acqua fredda con un detersivo speciale per la lana (preferibilmente liquido). Invece, l’ammorbidente dovrebbe essere evitato perché può danneggiare la fibra di maglioni o gilet. Usare un sacchetto per lavatrice e utilizzare una velocità di centrifuga non superiore a 600 giri al minuto, per evitare di danneggiare la fibra. L’asciugatura deve essere fatta in piano, per mantenere nel tempo la forma iniziale dell’indumento, e senza attaccapanni, perché allentano le fibre dei vestiti. Parte della nostra maglieria è lavabile a secco, come indicato sull’etichetta sulla cura e composizione dei vestiti.




Il denim

Jeans, giacche, pantaloncini... Sono tutti capi irrinunciabili nel guardaroba AMV che, sebbene siano fatti di tessuti resistenti, devono essere lavati secondo determinate regole specifiche, per durare nel tempo. Prima di tutto, è importante lavare il capo in denim al rovescio, per proteggere le fibre e preservarne i colori. Si raccomanda una temperatura massima di 40 gradi e un detersivo adatto, per evitare lo sbiadimento dei colori e il restringimento dei capi. L’asciugatura in lavatrice è possibile, con un programma breve per il denim 100% cotone, ma l’asciugatura all’aria aperta è comunque preferibile.




Il cotone

Apprezzato per la sua resistenza, il cotone è la principale fibra tessile del mondo e ha un posto di rilievo in ogni collezione American Vintage. Puro o misto ad altri tessuto, è leggero, piacevole da indossare, traspirante e, soprattutto, facile da curare. Il cotone ha il vantaggio di poter essere lavato a qualsiasi temperatura, ma un lavaggio tra i 30 e i 60 gradi è ideale per rispettarne le fibre e i colori. Grazie alle sue fibre molto resistenti, può anche resistere all’asciugatura in lavatrice.




Il cotone Supima®

Il cotone con denominazione d’origine « Supima® » viene raccolto solo negli Stati Uniti: più esattamente, in California, Arizona, Nuovo Messico e Texas. Si tratta di un cotone raro e certificato, che è diventato la fibra preferita per un tessuto di alta qualità. Utilizzato soprattutto per i capi della linea Massachusetts, ha il vantaggio di essere molto morbido, per un effetto “seconda pelle”. Le sue fibre lunghe e robuste gli conferiscono resistenza e durevolezza, ma per mantenere queste qualità, si raccomanda un programma delicato a 30 gradi e un sacchetto per lavatrice. Come il cotone classico, può resistere all’asciugatura in lavatrice.




Il cupro

Apprezzato per la sua finezza, l’aspetto satinato e la setosità al tatto, il cupro è il risultato dell’estrazione di fibre di semi di cotone, solitamente considerate inutilizzabili. Materiale fluido e traspirante, il cupro assorbe molto bene l’umidità ed è un eccellente termoregolatore. Ha anche il vantaggio di essere facile da curare: può essere lavato a 30 gradi in un ciclo convenzionale, si stropiccia pochissimo e può essere stirato a bassa temperatura. Tuttavia, si raccomanda di evitare l’asciugatura in lavatrice e di preferire l’asciugatura all’aria aperta, su un attaccapanni.




La seta

Tessuto naturale, la seta è apprezzata per la sua morbidezza, lucentezza e leggerezza. La seta ha il vantaggio di avere proprietà isotermiche, cioè isola in inverno e rinfresca con le temperature più calde. Tuttavia, è un tessuto delicato, che deve essere lavato secondo le raccomandazioni. Pertanto, meglio un lavaggio a 30 gradi, con un programma delicato, idealmente in un sacchetto per lavatrice, senza aggiungere ammorbidente (che può alterare il tessuto e la sua lucentezza) e con una centrifuga a non più di 600 giri al minuto. Per l’asciugatura, è meglio lasciare asciugare gli indumenti all’aria aperta perché l’eccessivo calore può causarne il restringimento.




La viscosa

La viscosa è una fibra vegetale naturale, derivata dalla pasta di legno. Inizialmente, è stata creata come alternativa più economica alla seta. La viscosa è un materiale morbido e fluente, che è piacevole indossare, ma richiede un’attenzione particolare per la sua cura. La fibra si restringe e si indebolisce quando il capo è bagnato, quindi si dovrebbe preferire il lavaggio a mano o un programma delicato in lavatrice, a bassa temperatura, e idealmente in un sacchetto per lavatrice. L’asciugatura è preferibile in piano, evitando quella in lavatrice. Il tessuto ritorna alla sua forma originale dopo essere stato stirato.




Il lyocell

Il lyocell o Tencel® è una fibra prodotta dalla pasta di legno (di solito, eucalipto o bambù). La cellulosa finale ottenuta assomiglia al miele e viene poi indurito e modellato. Il lyocell ha il vantaggio di essere una fibra estremamente forte, con un’alta capacità di assorbimento dell’umidità. Per la cura di questo tessuto, è meglio evitare il lavaggio in lavatrice sopra i 40 gradi, in modo che la fibra non si restringa. Il lyocell si sgualcisce poco, ma nulla vieta di stirarlo a bassa temperatura per un risultato perfetto.




Il lino

Il lino è una fibra naturale, la cui qualità lo rende uno dei tessuti più popolari, soprattutto in estate. Le sue proprietà permettono di ridurre la sensazione di calore e di evitare la sudorazione. Così, la sua freschezza lo rende molto piacevole da indossare. Il lino ha il vantaggio di essere un tessuto resistente, facile da curare e che diventa più bello ad ogni lavaggio. A tal fine, preferire un lavaggio a 30 o 40 gradi al massimo. L’asciugatura in lavatrice è possibile e renderà il tessuto più morbido. Il lino si indossa senza essere stirato perché la sua ruvidità è il suo fascino, quindi l’asciugatura all’aria aperta è l’ideale. Tuttavia, la stiratura è permessa, al rovescio, se è fatta a bassa temperatura.




La pelle

American Vintage utilizza principalmente pelli di agnello e di vacchetta, soprattutto per cinture e cappotti. Per durare nel tempo, la pelle deve essere curata. Prima di tutto, ricordarsi di impermeabilizzare il capo in pelle prima di indossarlo, per proteggerlo dall’umidità. L’operazione dovrebbe essere ripetuta una volta all’anno. Essendo una materia naturale, la pelle deve essere nutrita con un latte adatto, per evitare che, nel tempo, si secchi o che perda il suo aspetto. Si raccomanda anche di pulirla con un batuffolo di cotone umido e sapone e poi lasciarla asciugare all’aria aperta.




Le materie sintetiche

Poliammide, poliestere, acrilico ed elastan sono materie sintetiche che hanno il vantaggio di essere resistenti, elastiche, facili da curare e possono essere mescolate alle fibre naturali. Per curare i tessuti sintetici, lavare a bassa temperatura (30 gradi), per evitare di danneggiare e restringere le fibre. Queste si sgualciscono poco, ma la stiratura a bassa temperatura è comunque possibile.